RELATIVAMENTE ALLA RAPPRESENTANZA DEI PARTITI SECONDO LA LEGGE ELETTORALE ATTUALMENTE IN VIGORE

È ben noto che l’attuale legge elettorale in Grecia è molto distante dal favorire il sistema proporzionale “semplice e puro”. Il cosiddetto “bonus” di 50 (!) seggi, ovvero di un sesto (!) del numero totale dei seggi del Parlamento, FALCIDIA la partecipazione, l’espressione e la volontà popolare, alterando e falsando il risultato elettorale.

Oggi, è di priorità assoluta, oltre agli altri punti non meno importanti, come la LEGITTIMAZIONE della rappresentazione avvenuta dietro una simile ASTENSIONE, come quella verificatasi nelle elezioni del 20 Settembre, (che non viene analizzata qui):

la MODIFICA del punto cardine dell’attuale legge elettorale, ovvero il “bonus” dei 50 seggi che vengono assegnati ogni volta, al partito che ha avuto il maggior numero dei voti.
Pertanto risulta di massima importanza:

- l’ABOLIZIONE di questo incomprensibile e impensabile PRIVILEGIO, concesso al partito che riceve il maggior numero di voti. Il RITORNO immediato alle leggi elettorali in vigore negli ultimi venti anni, per quel che riguarda l’elezione dei Parlamentari, ovvero il PASSAGGIO dai 50 parlamentari, “dono” al primo partito, ai 12 che contribuivano alla formazione di un governo, entro i LIMITI della falsificazione della SOVRANITÀ POPOLARE. 

- Parallelamente è necessario mantenere la soglia di sbarramento del 3% dei voti, necessari per ottenere dei seggi in Parlamento, in tutto il territorio nazionale, allo scopo di evitare che un partito dal carattere nazionalista o religioso che agisce sul territorio nazionale, diventi una MINORANZA STRATEGICA, sotto l’egida e la guida di Ankara. 

Attendiamo dalle forze politiche del paese, e particolarmente da quelle che fino a ieri mostravano UN INTERESSE PARTICOLARMENTE FINTO per il sistema “proporzionale semplice e puro”, di armonizzare la legge elettorale allineandola con la VOLONTÀ POPOLARE. Ora che la prossima “campagna elettorale” è lontana… (;;;;)

RIFONDAZIONE SOCIALISTA